Archivio mensile:ottobre 2008

Disqus e Siti Standard

Photo Credit: Sebastian Bergmann

Proprio martedì tessevo le lodi di Disqus, implementandolo nel blog, ma oggi mi sono dovuto in parte ricredere. Niente da ridire per le funzionalità, che restano ottime, quello che però mi lascia un po’ perplesso è la scarsa attenzione al codice generato dal plugin. Continua a leggere

Scie Comiche

[Scattata mercoledì 22 ottobre alla stazione di Sezze (LT)]

Ce ne sono di creduloni in giro…è proprio vero:

“Contro la stupidità, anche gli dei lottano invano”

Super Commenti con Disqus

Sinceramente, non avevo mai curato granché la parte dei commenti del sito, e questa non è una cosa positiva, visto che i commenti sono l’anima dei blog. Ho però trovato questo fantastico servizio, Disqus (esatto, si pronuncia come discuss), che si integra alla perfezione con wordpress. Cosa offre? Presto detto. Centralizza tutti i commenti (che sono visitabili anche all’indirizzo dontpanic.disqus.com), permette di strutturare i commenti in thread (con risposte per ogni commento indentate rispetto al commento a cui si risponde), permette di votare i commenti (e permetterebbe anche di far salire i commenti ritenuti più interessanti e far scendere gli altri, cosa che, per ora, ho lasciato non attiva), incorpora la notifica via e-mail per i commenti (se qualcuno ti risponde, ti arriva una email, comodo, anziché collegarti in maniera compulsiva e ciucciarmi la banda), permette di avere un account unico per tutti i siti che ne fanno uso (ti registri una volta, commenti ovunque) e…cafonata delle cafonate…ti permette di inserire un videocommento! (Non credo qualcuno lo userà mai…ma tant’è…lasciamolo!). Finalmente ho un sistema di commenti degno di questo nome e non ho dovuto neanche faticare!

Habari? Nzuri sana!

Ho installato Habari per fare qualche prova. Di cosa si tratta? È un CMS per blog in sviluppo da due anni, con buone potenzialità. Quello che mi affascina è il modello di sviluppo incentrato sulla comunità, nonché un fantastico plugin che integra completamente flickr (in pratica, si può scegliere tra le proprie foto su flickr quale inserire nei post, senza doversi per forza spostare su flickr) e la facilità con cui gestire più siti con una sola installazione. Ecco un rapido elenco delle Features:

  • Modular, object-oriented core for easy extensibility
  • Supports multiple database backends (MySQL, SQLite, PostgreSQL)
  • Uses prepared statements throughout to protect against SQL injection attacks
  • Media silos to directly access various ways of media storage, like Flickr, Viddler, or the server’s filesystem
  • Atom Publishing Protocol support
  • Multiple users (authors)
  • Multiple sites on one installation
  • Support for static content (“pages”)
  • Plugins
  • Tagging
  • Importers for Serendipity and WordPress

Quando ci avrò giocato un po’ vi farò sapere cosa me ne pare.

Italianwebdesign ti premia: vinci un libro di webdesign!

Segui le istruzioni e ripubblica questo annuncio sul tuo sito o blog, così come lo vedi, completo di immagine e link alle istruzioni per partecipare. Assicurati di  possedere un contatto al quale puoi essere raggiungibile sul tuo blog o sito e attendi la data di scadenza che è prevista per il 31 Ottobre 2008.

A seconda del numero di trackback assegnato, che potrai verificare direttamente sul post  con il regolamento, parteciperai all’estrazione di un libro di webdesign a scelta fra quelli proposti.

Partecipa anche tu!

Video YouTube e Siti Standard


Image representing YouTube as depicted in CrunchBase

Di tanto in tanto mi capita di inserire sul mio blog qualche video tratto da YouTube (e da dove, sennò?). Tuttavia, questa piccola abitudine vanifica i miei sforzi fatti in fase di progettazione per rendere il sito aderente agli standard World Wide Web Consortium (W3C), nonché procurami un fastidiosissimo dolore al fegato (perché usare gli standard? questa FAQ in inglese sul sito del W3C ve lo spiega esaustivamente). Tutto questo perché la riga di codice che compare in youtube per “embeddare” il video sul nostro sito, contiene il tag <embed>, che, pur se supportato da vari browser (credo da tutti, visto che non ho mai sentito di browser che hanno problemi nel visualizzare i video di youtube…a parte quelli per i quali non è disponibile il flash player, ovviamente!), non rientra negli standard. Mi sono messo all’opera e ho trovato la soluzione a questo problema. Beninteso, non l’ho ideata io, l’ho solo presa dal blog di Bernie Zimmermann, non dopo essere passato per questo vecchio articolo di Drew McLellan sul numero 154 (9 novembre 2002) di A List Apart, che purtroppo non dava i risultati sperati. Continua a leggere

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