Interrompiamo il resoconto di viaggio per il ritorno, dopo un anno di stop, dell’ormai classica rassegna di quanto ho “fatto” online. Oltre al resoconto vi sarete “resi conto” che non ho scritto nulla, però ho scattato un bel po’ di foto. In un ideale rullino da 36 che va dal 1 gennaio a oggi, ci vedrei bene queste foto qui.
Gennaio
Inizia il progetto 365 (purtroppo presto abbandonato) con “Il capodanno degli italiani”, ovvero assonnati sul divano.
I buoni propositi per scattare ci sono, anche i soggetti all’inizio sembrano interessanti, così colgo l’espressione seria della signora sul 545.
Se si arriva al lavoro in anticipo, una passeggiata a Villa Torlonia può far piacere e si scopre che un sacco di gente la mattina corre.
Febbraio
A febbraio arriva la neve! Potevo farmi sfuggire l’occasione di fotografarla?
Quando fa freddo e buio presto, c’è poco da fotografare fuori. Allora con un paio di luci, un cartellone giallo e un flash ci si può divertire a fare qualche esperimento.
Un po’ di ricordi: una bella cena tra amici per salutare Gabriele che andrà 6 mesi in Cile.
Marzo
Fa ancora freddino per uscire agli inizi di marzo, quindi ancora qualche esperimento: in questo caso una foto a una foto che mostra quanto c’è dietro lo schermo, con un interessante, seppur non riuscitissimo effetto “schermo bucato”.
Ogni tanto infilo un rullino in una macchina fotografica. Questa era piuttosto vecchia e stanca, quindi non riusciva ad avanzare correttamente il rullino, con esposizioni multiple impensabili ma assolutamente interessanti.
Finalmente arrivano le belle giornate e le prime uscite. Strani incontri nel parco nazionale del Circeo ti precipitano nelle giungle del subcontinente indiano di salgariana memoria.
Aprile
Ad aprile inizia il corso di fotografia e già rientrando dopo la prima lezione ci si sente ispirati.
Un bel ritratto in bianco e nero di una futura mamma che si gode il sole e la compagnia.
Cinecittà: la prima uscita del corso a cui partecipo. Questa foto (ritagliata e risistemata) poi verrà esposta nella mostra di fine corso.
Maggio
Isolare dal contesto i colori e trasformarli in “forme”, una lampada a semicupola nera diventa un disegno astratto.
Una delle foto che più mi piace di quest’anno, un bacio colto quasi per caso.
L’uscita all’auditorium di Renzo Piano. Sarà che è un auditorium, sarà che è di Piano, ma queste scale e queste ombre non vi sembrano i tasti di un piano?
Giugno
L’ora blu nell’ultima uscita del corso.
Ecco Pasquale, l’insegnante che ha saputo tirar fuori il meglio da tutti!
Un’intera notte a sistemare petali per l’infiorata a Spello, un’esperienza interessantissima.
Agosto
E luglio? Boh, a quanto pare non ho caricato foto scattate a luglio su flickr, meglio così, di agosto ce ne sono veramente tante!
Londra, maratona olimpica femminile, comincia la mia avventura in giro per il mondo.
Hong Kong, un traghetto Star Ferry al tramonto: probabilmente il modo più economico per spostarsi da una parte all’altra della baia.
Nella metro di Tokyo c’è chi è rapita completamente dalla lettura.
Tokyo, due monaci shintoisti lavorano con attenzione alla pulizia del cortile
San Francisco, la nebbia mattutina comincia a diradarsi sul Golden Gate Bridge.
Santiago del Cile, un’amatriciana notturna a casa del mio amico Gabriele (quello che era partito 6 mesi fa).
Settembre
Ultimi residui dell’estate, si fa un’uscita tra Sperlonga e Gaeta:
Un operaio smonta le luminarie per una festa paesana a Sperlonga.
Due novelli sposi nelle mani di perfidi fotografi.
Il tramonto. Ha bisogno di descrizioni?
Ottobre
La gita in Sicilia: tre giorni di giri e allegre magnate in compagnia degli amici di Tommaso Natale (che è un quartiere, non una persona).
Tre ragazze scout in devotissima preghiera a S. Rosalia.
Cinisi, la luce molto bella e il mare impetuoso sono gli unici responsabili di questo scatto così burrascoso.
Novembre
Corso di Food Photography, il protagonista della giornata sarà lui: il polpo.
Il nostro chef Matteo al lavoro.
Ed ecco il piatto!
Dicembre
Convegno nazionale educatori ACR, il sabato pomeriggio un bell’itinerario artistico sulle “tracce” di Caravaggio.
Ovviamente non poteva mancare una foto con un’opera di Caravaggio, anche se sfocata sullo sfondo.
Fotografare un carosello illuminato riflesso in una pozzanghera è un clichè? Probabilmente, ma la foto mi piace lo stesso!
La piazza del Campidoglio “quasi” completamente deserta, un’occasione che mi prometto di ricercare la prossima estate, magari verso le 6 del mattino.