Incomincio qui un’altra rubrica (come al solito saltuaria ed eventuale), stavolta di cucina. Da un po’ mi diletto a sporcare la cucina nel mio appartamento provando ricette trovate su internet o suggerite da amici. La prima ricetta che propongo mi è stata suggerita da una carissima amica (incidentalmente anche collega di lavoro, ma prima di tutto amica) e il mio primo pensiero assaggiandola è stato “Buona da morire!“. Da qui il titolo della nuova rubrica: Buoni da morire, appunto.
La ricetta è facilissima e veloce, ideale per cominciare a sporcare la cucina senza demoralizzarsi.
Ingredienti
- Petti di pollo
- Olio (mi raccomando extravergine di oliva, che è più buono e fa meno male!)
- Burro (io però non l’ho usato, solo olio)
- optional: un po’ di cipolla
- Arance
- Farina
- Sale
- Pepe
Come potete vedere mancano le quantità, io sono andato ad occhio anche perché la ricetta è facile. Nel mio caso ho preparato 3 petti di pollo, ho usato due arance e poco olio.
Preparazione
Tagliare il pollo a bocconcini (o a dadini, se ci si sente particolarmente geometrici), infarinarlo (io l’ho fatto un bocconcino alla volta, con molta cura) e farlo rosolare in una padella antiaderente per un po’, fino a raggiungere una leggera doratura, salare e pepare a piacimento. Nel frattempo spremere le arance per benino evitando di buttare la polpa. Quando i bocconcini sono sufficientemente dorati (in pratica quando non vedete più parti rosa) si aggiunge il succo e la polpa di arancia nella padella. Si fa evaporare il tutto a fuoco alto, mescolando di continuo (qui i puristi userebbero un cucchiaio di legno, io mi sono ritrovato con un cucchiaio di metallo in mano e sfido chiunque a distinguere la cosa una volta servito!) fino a ottenere una bella cremina (che può variare dall’arancio chiaro al quasi rosso, dipende dal tipo di arancia usata). That’s it. Godetevi il profumo di agrumi, il gusto del pollo e il retrogusto delicato dell’arancia, pronunciando mentalmente una preghiera di ringraziamento (a mo’ di mantra buddhista) alla mia amica (se ci scappa, una anche per me!).