Recensione T-Mobile G1 (HTC Dream)

T-Mobile G1

Dopo circa una settimana dal suo arrivo, penso di poter tirare alcune conclusioni sul mio ultimo acquisto il T-Mobile G1 (conosciuto anche come HTC Dream). Chi mi segue non solo sul blog, probabilmente avrà già idea di cosa parlerò, ma procediamo con ordine.

Visto da spento

Devo ammetterlo, non diventerà un punto di riferimento in quanto a canoni di bellezza. Nero (ma è disponibile anche bianco, come nella foto, e bronze), con una forma “a banana” (la parte con i tasti funzione è lievemente ricurva) e non proprio sottilissimo (rispetto al mio precedente cellulare, ma comunque nella media), da spento non fa una grande figura. Al tatto, ho apprezzato molto la parte posteriore, decisamente morbida. Qualche preoccupazione me la desta il meccanismo di apertura della tastiera, ho paura che se sottoposto a stress possa cedere. In pratica il display non scorre semplicemente lateralmente, ma fa una mezza curva, di sicuro effetto, ma che secondo me ha lo svantaggio di aggiungere parti in più al meccanismo di apertura (e che quindi potrebbero rompersi). La tastiera invece è piuttosto comoda. I tasti sono grandi e spaziati tra loro, così premere quello sbagliato è piuttosto difficile. La forma a banana limita lievemente le possibilità della mano destra, ma niente di impossibile, ci si abitua subito. In dotazione, una comoda custodia, decisamente resistente e anche questa con un ottimo grip. Sempre nella scatola, cavo USB (usa un connettore ext-USB, ma si può usare un connettore mini-USB qualunque), caricabatterie e auricolari (in due parti: la prima, con il microfono e un pulsante, si collega al dispositivo, la seconda, con le cuffiette, si collega alla prima con un jack standard, così potete usare le vostre cuffie preferite con il telefono).

Power on

Sarà che sono abituato ai telefoni normali, ma ci mette un po’ ad accendersi (circa 50 secondi), qualche secondo in meno di Ubuntu sul mio portatile. Da accendere la mattina appena alzati e intanto fare colazione. Una volta acceso, però, il sistema è estremamente reattivo. L’interfaccia è facile da usare e gradevole, con 3 “ambienti” a disposizione per disporre le proprie icone (3 desktop, in pratica) e una scheda che invece contiene tutti i programmi in ordine alfabetico. Sui desktop è possibile inserire di tutto, dai programmi ai contatti e a richiami veloci ad altri menu, per tenere ad un colpo di dito le funzioni veramente importanti. Un’altra cosa stupenda è il sistema delle notifiche. La parte bianca in alto,  dove è visualizzata l’ora, può essere abbassata come una tendina e qui troveremo il dettaglio (per gli SMS e le chat scrive non solo il mittente, ma anche l’inizio del testo) di tutte le notifiche. Con un tocco è possibile interagire con ognuna di esse, in modo estremamente semplice.

Software

Una cosa è evidente: l’integrazione con i servizi di Google. Già in fase di attivazione del telefono, è necessario avere un account Google. I servizi GMail sono sincronizzati automaticamente, così la rubrica. A questo proposito, è conveniente fare un po’ di pulizia nella propria rubrica GMail tramite web, per evitare di trovarsi centinaia di contatti che “sporcherebbero” la rubrica sul telefono.

Le mail arrivano in maniera istantanea, i contatti e gli appuntamenti vengono invece sincronizzati ad intervalli regolari (non è possibile scegliere la frequenza di questi intervalli, e neppure sapere quali siano). È sempre possibile, tuttavia, “forzare” la sincronizzazione manualmente. Una piccola pecca è il supporto a MSN del programma di base. Per qualche motivo, parte dei contatti risulta offline anche se è connessa. Non mancano però alternative nello store.

Lo store, anzi, il market, è estremamente semplice da usare, si sceglie l’applicazione, si clicca su installa e basta. L’applicazione è comparsa nel nostro menu. Per eliminarla? Si va nella sezione “My Downloads” dello store e si clicca su disinstalla. Le applicazioni gratuite sono tantissime e aumentano ogni giorno, quelle a pagamento, al momento, non sono disponibili in Italia.

Il browser mi è sembrato piuttosto buono. Condivide webkit con Safari Mobile e questo consente di navigare con soddisfazione i siti ottimizzati per iPhone, come il blog che state leggendo. Ha la possibilità di aprire più finestre, e quindi di navigare contemporaneamente su più siti. Il fatto che, in questa versione di Android non ci sia la tastiera virtuale (ma che arriverà con la 1.5), costringe ad aprire e chiudere il dispositivo continuamente per passare dalla modalità portrait a quella landscape, o a lasciare aperta la tastiera e navigare in modalità landscape. Anche perché, per ora, non è stato implementato l’uso dell’accelerometro per determinare la modalità di visualizzazione (cosa che però è aggirabile con qualche hack, così si dice in rete, e che dovrebbe essere integrata nelle prossime versioni), quindi, per attivare la visualizzazione landscape, o si apre la tastiera, o si preme pulsante Flip presente nel menu (ma è una cosa macchinosa, e non tutte le applicazioni ce l’hanno).

Nota dolentissima: il bluetooth. Allo stato attuale, funziona solo per gli auricolari, e non è ben documentato nell’SDK (quindi, per il momento, niente soluzioni di terze parti). Fortunatamente Big G assicura che è solo una limitazione temporanea.

La navigazione tramite Wi-Fi è piuttosto veloce, anche se, probabilmente a causa delle dimensioni del dispositivo, la ricezione è lievemente inferiore a quella di un computer (è possibile accorgersene con reti dal segnale particolarmente basso).

Non ho avuto modo di provare la connettività 3G, perché non ho un contratto dati e costa un bel po’…ma credo che la reattività di questa dipenda dalla copertura.

La  batteria

battery

Lo confesso. Il primo giorno sono riuscito nell’impresa di scaricare la batteria per due volte, ma in pratica stavo usando il telefono al posto del computer. Con questo telefono ho capito che l’autonomia di questi dispositivi è solo un mito e non una reale necessità (mi spiegherò meglio nel seguito). Confrontiamo le specifiche dichiarate per il G1 con quelle dell’iPhone:

G1: 5h di conversazione – 130h di standby

iPhone: 5h di conversazione – 300h di standby

Ora, ci sono varie possibilità: qualcuno potrebbe non dichiarare il vero (tipo: esagerate ore di standby dell’iPhone, esagerate ore di conversazione del G1), o forse, il più limitato tempo di standby del G1 è dovuto alla possibilità di avere più applicazioni che girano in background. In questo momento, oltre alle funzionalità telefoniche, il telefono ha attivo la posta, twitter, google talk e il browser. Decisamente un bel po’ di cose, che sicuramente vanno ad influire sulla durata della batteria (ma non, a quanto sembra, sulla fluidità del telefono).

Con un uso moderato, si consuma qualcosa come metà batteria in un giorno, ma non credo che si riesca ad arrivare alla fine del secondo giorno. Comunque, l’autonomia di funzionamento diventa una cosa piuttosto irrilevante. Mi spiego, a casa è sempre possibile continuarlo ad usare e collegarlo ad una presa USB (o alla presa elettrica), se consideriamo che ci impiega poco meno di un’ora a ricaricarsi completamente (da scarico), il quadro finale è tutt’altro che allarmante. Paradossalmente, il rischio di rimanere con il telefono a terra è più elevato con un telefono con autonomia maggiore, perché ti ritrovi più facilmente con una tacchetta di batteria e lontano dalla fine della giornata o dalla prima presa elettrica utile. Questo lo ricarichi ogni volta che sei in casa, e hai sempre tutta la batteria a disposizione quando esci. Se poi, un giorno, la batteria dovesse morire…si può sostiuire (sì, su questo telefono la batteria è sostituibile…e non c’è nessun antiestetico sportellino).

Considerazioni e conclusioni

Uso di più il telefono. Prima era un oggetto da tenere in tasca, adesso lo uso continuamente. Come mi passa qualcosa da twittare, non ci penso due volte, la twitto. Gli SMS? Con il fatto che sono organizzati per conversazione, e che non devo lottare con sistemi tipo T9 e simili, è un piacere mandarli. Le chiamate? Anche quelle sono più facili (e la qualità dell’audio mi sembra ottima). Il massimo sarebbe associarlo ad un piano dati, per poter sfruttare tutte le opportunità ovunque.

L’uso del telefono è semplice, la tastiera è comoda e i pulsanti disponibili anche a dispositivo chiuso sono essere utili (estremamente utile la pallina tipo BlackBerry, soprattutto nella navigazione web, che permette di navigare tra i link e cliccarli, quando il testo è troppo fitto (o ce ne sono molti vicini tra loro) e farlo con le dita potrebbe essere difficoltoso).

Mi posso ritenere soddisfatto dell’acquisto, ma non mi sento di consigliarlo spassionatamente (cosa che, tra l’altro, non faccio mai, fedele alla mia idea di consumismo relativista). L’impressione che ne ho è di un telefono ancora per addetti ai lavori. Le mancanze che ci sono, perlopiù, sono imputabili a difetti di gioventù di Android, che sicuramente verranno corretti col tempo. Se siete appassionati di tecnologia e volete vedere crescere questo progetto, sicuramente ve lo consiglio; altrimenti, è meglio aspettare i prossimi dispositivi basati su Android, probabilmente più curati esteticamente e con i difetti già corretti (correzioni che, comunque, saranno disponibili anche su questo dispositivo). La voce che gira  è che già da domani/oggi (dipende se leggete la recensione appena sfornata, 18 marzo, o il giorno seguente, 19 marzo) sarà disponibile con TIM a 429 €, ma la pagina dedicata è sparita. Comunque, su eBay si trova a circa 350€ s.s. incluse dagli Stati Uniti, ma se siete sfortunati come me, pagherete gli oneri doganali e arriverete al prezzo proposto da TIM (o che si suppone proporrà).

Complimenti se siete arrivati fino a qui senza arrendervi.

Aggiornamento: Il telefono è effettivamente in vendita, da oggi, con TIM a 429€, lo potete trovare qui.

ATTENZIONE: Il telefono venduto da TIM non permette la sincronizzazione della rubrica e del calendario, che quindi sono in parte inutilizzabili. Non trovo nessuna spiegazione logica alla cosa, se non quella di rendere il dispositivo perfettamente inutile (o, semplicemente, un costoso fermacarte). Se cercate un dispositivo completo, prendetelo su eBay!

10 thoughts on “Recensione T-Mobile G1 (HTC Dream)

  1. mars ha detto:

    Abbastanza avanguardistico (la tua chiarissima recensione mette bene in luce gli aspetti ancora perfettibili), però decisamente simpatico. Sì, questo è l’aggettivo che più mi viene da dare al tuo cellulare, più che altro perchè date le sue mille funzioni sembra quasi “umano”… Aspetto curiosa di ammirarlo da vicino!

  2. Paolo ha detto:

    Attenzione, TIM ha interdetto la sincronizzazione dei contatti e dell’agenda, spendi 430 euro per un telefono che non puoi utilizzare come agenda elettronica. la HTC dice che non ne sapeva nulla.
    saluti
    PM

  3. Giovanni ha detto:

    @Paolo:
    leggevo in giro le stesse cose…per 430€ un telefono “castrato” è una vera truffa, spero che chi l’ha comprato faccia valere i suoi diritti, e invito chiunque a prenderlo su eBay piuttosto che da TIM.

  4. er moro ha detto:

    Purtroppo,
    invasato dall’oggetto, ho fatto il grave sbaglio di nn trovarvi prima del suo acquisto con brand TIM.

    Mi sto rendendo conto di qnt triste e mutilato sia privo della possibilità di sincronizzazione con i contatti di gmail… Nella rete trovo soltanto suggerimenti inerenti procedimenti nn garantiti che permettono l’accesso come root in modo da bypassare l’ostacolo.

    Ora:
    poichè il mio “giocattolo” ha solo 1 settimana di vita, prima di andarmi a schiantare verso l’ignoto, vi chiedo se ad oggi esiste un modo, un iter chiaro da seguire.

    Grazie all’eroe che si farà carico di rispondermi, perchè di eroe si tratterà!

  5. Egidio ha detto:

    Ciao e compliomenti per la recensione volevo solo sapere che livello di compatibilità c’è tra il Dream e pc su cui gira Ubuntu, io uso il cellulare per connettermi ed è quindi indispensabile che il cellulare sia compatibile!
    Grazie

  6. Giovanni ha detto:

    @er moro:
    Mi dispiace, non so proprio come aiutarti…

    @Egidio:
    purtroppo, per limitazioni imposte dagli operatori telefonici (così ho letto), non è possibile usare il telefono come “modem” per collegarti ad internet, neanche con Windows. Invece la memoria mSD viene vista come un normale dispositivo USB (e quindi funziona benissimo su qualsiasi sistema operativo).

  7. Daniele ha detto:

    x risolvere i blocchi TIM (e altre piccole mancanze o bug) basta cambiare SPL e software… su http://www.androidiani.com ne trovate un bel pò con le più svariate e differenti caratteristiche, e anche le istruzioni per installarli. FATE PERO’ ATTENZIONE E LEGGETE LE NOTE E AVVERTENZE DEGLI SVILUPPATORI.

  8. Daniele ha detto:

    e appr. se avete Ubuntu è tutto più facile…. windows fà i capricci nel riconoscere il telefono in STK per l’installazione dei firmware.

  9. stefano ha detto:

    Dream brandato tim, preso e cucinato a dovere. Ho conservato la spl originale per la garanzia, ma ho messo dentro l’ultima consigliata su androidiani, occhio pero’ occorre avere un po di dimestichezza. Seguire le istruzioni alla lettera e non farsi prendere dal panico. Ora il mio g1 e’ un mostro.
    Ps: bella recensione.

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